domenica 16 marzo 2008

Reja promuove il nuovo Calaiò "La squadra deve giocare per lui"

Anche la Juve sarà in emergenza, per le assenze di Legrottaglie, Zebina, Zanetti e Camoranesi. Ma guai a ricordarlo a Reja. «Non scherziamo, hanno tanti di quei che campioni che nemmeno se ne accorgeranno», ha messo tutti sull´avviso il tecnico friulano, presentando la dura trasferta di stasera (20.30) a Torino. Storia e numeri saranno sfavorevoli al Napoli, che non vince sul campo dei bianconeri da vent´anni e ha messo insieme appena 9 punti in 13 partite fuori casa. Ci sarà bisogno di un´impresa, dunque, anche tenendo conto della indisponibilità di tre pedine chiave per gli azzurri: Blasi, Mannini e Zalayeta, che sarà operato domani a Roma e ha terminato con largo anticipo la sua altalenante stagione. «Dovremo cambiare qualcosa nel nostro gioco, ma senza snaturarci. Il Napoli non è capace di fare le barricate», ha fatto il punto della situazione Reja, intenzionato a sfidare la Juve senza troppa soggezione. «Abbiamo già battuto i bianconeri all´andata, al San Paolo. Vorremmo il bis per entrare nella storia della nostra società», ha dato la carica l´allenatore friulano, pregustando un´impresa riuscita agli azzurri solamente due volte: nelle stagioni ‘56-´57 e ‘86-´87. Stasera, però, bisognerà fare i conti con un handicap in più: l´assenza dei tifosi, a cui è stata proibita la trasferta dal Viminale. In forte dubbio perfino l´arrivo a Torino di De Laurentiis, bloccato da impegni di lavoro. Il Napoli dovrà cavarsela da solo, anche se un migliaio di tifosi azzurri (residenti a Torino) potrebbero lo stesso trovare posto al Comunale. Un po´ d´aiuto farebbe molto comodo alla squadra di Reja, che in questo campionato è già stata sconfitta otto volte in trasferta. L´allenatore, dopo la rifinitura di ieri a Castelvolturno, non s´è nascosto il problema. «Fuori casa abbiamo incontrato delle difficoltà, è vero. Ma abbiamo anche raccolto meno di quanto avremmo meritato, specie a Palermo e Firenze. C´entra pure il nostro dna: non sappiamo difenderci a oltranza e siamo costretti a rischiare di più». Sarà lo stesso anche contro la Juventus, anche se almeno la partenza dovrebbe essere prudente. «Saranno fondamentali i primi 20´ di gara, in cui i nostri avversari proveranno a sorprenderci. Dobbiamo uscirne indenni, per poi colpire di rimessa. Abbiamo i mezzi per mettergli paura, con la nostra rapidità nelle ripartenze». L´assenza di Zalayeta spingerà il Napoli a sfruttare ancora di più il contropiede, con il nuovo tandem formato da Lavezzi e Calaiò, preferito a Sosa. «Dovremo metterci a disposizione di Emanuele, che ha bisogno di molti palloni per fare la differenza», ha ufficializzato la sua scelta Reja, promuovendo l´attaccante siciliano tra i titolari. «Le sue qualità le conosciamo. Dovrò fare solo quello che sa, senza sentirsi sott´esame», ha spiegato l´allenatore friulano, che sostituirà con Pazienza e Garics (in vantaggio su Grava) gli altri due assenti: Blasi e Mannini. Stasera, a Torino, scatta la lunga volata. «Ci aspettano 11 finali, il mio dovere è portare in salvo al più presto la squadra», ha già iniziato a fare i conti Reja, preparandosi al tour de force prima di Pasqua: tre gare in sei giorni. «Quattro punti mi farebbero felice. Ci serve almeno una vittoria, magari contro la Juve». Sognare non è vietato. Gli azzurri hanno poco da perdere.

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